25 novembre 2015

4sustainability al tavolo di ZDHC

La parole d’ordine è coinvolgimento: dei brand, della filiera, delle organizzazioni

4sustainability, il network creato da Brachi e Process Factory per sostenere le imprese nelle loro politiche d sostenibilità, ha partecipato al Fall Meeting di Zero Discharge of Hazardous Chemicals (ZDHC), aderendo all’invito per la sessione di lavori in programma a San Francisco dal 18 al 20 novembre.

L’onore è riservato a pochi ed è tanto più significativo se considera il debutto di ZDHC come Fondazione. ZDHC ha colto l’occasione per aprire le porte non solo ai brand aderenti, ma anche a quelle società di consulenza che, condividendo il suo impegno di tagliare l’uso di sostanze chimiche pericolose nel processi produttivi, si siano distinte per autorevolezza.
4sustainability, unica realtà italiana, ha inviato a San Francisco Giulio Lombardo e Francesca Rulli, presenti al meeting anche in rappresentanza delle due aziende fondatrici.

Excite & Engage è il claim con cui Frank Michel, Executive Director di ZDHC, ha aperto la discussione, richiamando i brand alla missione citata di creare la più ampia convergenza possibile sull’obiettivo vitale di eliminare le sostanze chimiche nocive dalle varie fasi della produzione. La strada è coinvolgere le aziende attraverso il confronto, rendere ogni sfida “eccitante” e trasformarla in un volano per lo sviluppo.

Ma quali sono queste sfide o Key Focus Areas? Ne sono state individuate quattro, più due Cross Cutting Areas trasversali ai vari obiettivi e funzionali all’implementazione dei progetti.

Key Focus Areas
Elenco delle sostanze soggette a restrizioni (MRSL)
Protocollo di Audit
Ricerca
Gestione delle acque

Cross Cutting Areas
Dati e divulgazione
Formazione

Il principio di engagement evocato dal claim è stato oggetto di numerose riflessioni, tutte indirizzate a estendere il dibattito alle aziende della filiera.
L’approccio pratico dei diversi tavoli di lavoro, dedicati ciascuno alle Key Areas citate, ha privilegiato il dibattito sugli strumenti ritenuti idonei al raggiungimento degli obiettivi, oltre che alle attività trasversali di formazione e di raccolta, elaborazione e diffusione dei dati a tutti i soggetti interessati: brand, catena di fornitura, produttori di sostanze chimiche, associazioni, ecc.

Secondo Giulio Lombardo, Sales & Marketing Director di Brachi, «l’obiettivo auspicabile è arrivare a regole condivise di comportamento. I brand devono fare ancora molti sforzi in questa direzione, ma la strada è segnata e deve puntare a un codice unico di poche regole chiare da far rispettare con la massima fermezza».
«La tre-giorni di San Francisco ci ha insegnato che l’impegno da parte dei brand c’è», ha detto Francesca Rulli, Sustainability Manager di Process Factory e 4sustainability. «Abbiamo colto la volontà di arrivare a definire soluzioni realistiche e subito applicabili, sostenendo la filiera affinché diventi anch’essa parte attiva del processo di cambiamento».

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